27 ott 2013

Poltrone colorate e finger food per curare il delirium in corsia.

Tubi colorati e luci dai colori fluorescenti. Sembra il set di un film fantasy o l’inaugurazione di una mostra d’arte contemporanea e, invece, è l’innovativa attrezzatura, usata dalla task force di specialisti del Sant'Orsola, inaugurata insieme al nuovo metodo sperimentale per individuare e trattare i casi di delirium, sempre più frequenti tra chi viene ricoverato, soprattutto se anziano e già afflitto da deficit cognitivi o sensoriali..


CURA SENZA FARMACI - «Le sperimentazioni che stiamo conducendo al Sant’Orsola per superare questa situazione – spiega Maria Lia Lunardelli, direttore di un’unità operativa di geriatria – lavorano contemporaneamente sugli ambienti, sugli operatori e sui familiari. L’obiettivo è comprendere il sintomo e trovare la risposta adeguata, evitando il più possibile l’utilizzo di psicofarmaci, che rischiano di peggiorare il disorientamento dell’anziano, e soprattutto l'immobilizzazione fisica, che non garantisce neanche la sicurezza del paziente».
GLI STRUMENTI UTILIZZATI - A far parte della sperimentazione ci sono una serie di strumenti sperimentati in geriatria: dalla delirium room alla poltrona che culla l’anziano in posizione fetale, ma anche la Snoezelen, una coloratissima area attrezzata con delle poltrone morbide, sulle quali il paziente, agitato, può assumere una posizione fetale e rilassarsi. Anche l’alimentazione è studiata per calmare i pazienti: i finger food, cibi da consumare con le mani, sono utilizzati come terapia per combattere la malnutrizione, andando incontro al paziente.

http://goo.gl/qzjAvM

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