CURA SENZA FARMACI - «Le
sperimentazioni che stiamo conducendo al Sant’Orsola per superare questa
situazione – spiega Maria Lia Lunardelli, direttore di un’unità
operativa di geriatria – lavorano contemporaneamente sugli ambienti,
sugli operatori e sui familiari. L’obiettivo è comprendere il sintomo e
trovare la risposta adeguata, evitando il più possibile l’utilizzo di
psicofarmaci, che rischiano di peggiorare il disorientamento
dell’anziano, e soprattutto l'immobilizzazione fisica, che non
garantisce neanche la sicurezza del paziente».
GLI STRUMENTI UTILIZZATI - A far parte della sperimentazione ci sono una serie di strumenti sperimentati in geriatria: dalla delirium room alla poltrona che culla l’anziano in posizione fetale, ma anche la Snoezelen,
una coloratissima area attrezzata con delle poltrone morbide, sulle
quali il paziente, agitato, può assumere una posizione fetale e
rilassarsi. Anche l’alimentazione è studiata per calmare i pazienti: i finger food, cibi da consumare con le mani, sono utilizzati come terapia
per combattere la malnutrizione, andando incontro al paziente.
http://goo.gl/qzjAvM
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