16 nov 2013

L’economia della solidarietà: a Bologna la prima Social Street.


Una semplice conoscenza tra vicini di casa che si trasforma in qualcosa di più grande. Tutto nasce dal social network più popolare degli ultimi anni, Facebook: nel settembre 2013 viene aperto il gruppo Residenti in via Fondazza – Bologna, con il semplice scopo di promuovere una conoscenza fra vicini di casa. Da lì il passo è stato breve: l’iniziativa si è allargata fino a diventare un modello di solidarietà e di nuova città sociale..


Il 17 novembre debutterà ufficialmente infatti Social Streets, una piattaforma che vuole diventare l’emblema di una nuova forma di mutuo soccorso: il sito infatti servirà a chi partecipa non solo per fare conoscenza, ma per condividere iniziative.
Sul gruppo di Facebook sono già stati introdotti il baratto di oggetti e il recupero alimentare, mentre i negozi e le attività commerciali hanno già inserito degli sconti per chi aderisce all’iniziativa. «L’obiettivo della Social Street è quello di socializzare con i vicini della propria strada di residenza al fine di instaurare un legame, condividere necessità, scambiarsi professionalità, conoscenze, portare avanti progetti collettivi di interesse comune e trarre quindi tutti i benefici derivanti da una maggiore interazione sociale», si può leggere sul loro sito internet. Da Bologna, inoltre, l’iniziativa si sta espandendo: oltre a via Fondazza e via Saragozza, sono social anche via Pitteri di Ferrara, il Parco Solari di Milano e via Tripoli di Roma. Dall’Emilia Romagna il progetto sta arrivando in tutta Italia, diventando il primo esponente di quell’economia che si può definire «di mutuo soccorso» e che può diventare uno dei primi segnali della paventata decrescita, che però secondo alcuni è l’unico modo per uscire dalla crisi economica che attanaglia l’Italia.
Le positività di questa iniziativa sono molte: si va da un grosso risparmio economico a un passo sociale non indifferente. Non solo i vicini di casa, conoscendosi, sono più propensi ad aiutarsi, ma quel qualcosa in più che è sempre presente nelle case degli italiani, viene condiviso invece che buttato. Via Fondazza sta diventando un piccolo nucleo in cui si può quasi raggiungere l’autosufficienza: i progetti di imitazione sono tanti. Starà solamente ai cittadini dimostrare se questo progetto possa essere replicabile in futuro e se la generosità e la solidarietà non sono solamente un’utopia, ma reali strumenti per combattere il declino e l’aria stagnante che si respira nella penisola italiana già da troppo tempo.
La presentazione ufficiale si terrà il 17 novembre alle ore 16 alla Biblioteca delle Donne in via del piombo a Bologna e sarà presente l’econonomista Loretta Napoleoni.

 http://goo.gl/fco0kC

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