3 lug 2014

Fiori sui tetti e acqua alla spina, l’ateneo si fa green

Ecco le misure previste dal nuovo piano di sostenibilità ambientale dell’Alma Mater da qui al 2016.

 

Giardini pensili, aiuole e balconi fioriti. Acqua alla spina nei corridoi degli uffici. Lampadine a basso consumo e più impianti fotovoltaici. Auto e bici aziendali elettriche, ma anche riduttori di flusso nei bagni. Dalle piccole azioni ad interventi più impegnativi, l’Alma Mater si fa green..



E’ il piano di sostenibilità ambientale dell’Ateneo che prevede nuove eco-misure da qui al 2016. “L’approccio ad un argomento così vasto e complesso sarà concreto e pragmatico”, spiega il prorettore vicario Emilio Ferrari. “Allo studio è anche la realizzazione di una piattaforma web per il monitoraggio dei consumi e per la gestione remota degli impianti: ciò consentirà un miglioramento nella valutazione e analisi dell’assorbimento energetico e l’individuazione di strategie per il contenimento dei consumi”.

L’università fiorita. Il capitolo sull’aumento di verde in Ateneo è il più corposo. Tra gli interventi previsti, ci sono i tetti verdi e giardini pensili ad Agraria e al dipartimento di Fisica in via Irnerio e in via Ranzani. E poi aiuole fiorite spunteranno sopra la centrale termica nella sede dei giuristi in via Belmeloro, mentre a Fisica, in viale Berti Pichat, saranno piantati alberi da frutto ornamentali, per ricreare il paesaggio agrario di un secolo fa appena fuori dalle mura di Bologna. Ancora piante al Lazzaretto, in via Terracini e fioriere, stile Dolomiti, alle facciate e ai balconi del palazzo che ospita il dipartimento di Matematica, in via Zamboni, e del museo di Mineralogia. Un progetto, quest’ultimo, che coinvolgerà l’Associazione Terra di Guerrilla Gardening. Sarà fatto anche il censimento degli alberi dell’Ateneo. E con gli studenti sarà progettato un cicloveicolo per trasportare le piante necessarie alle cerimonie accademiche.

Energia pulita e risparmio idrico
. Gli impianti fotovoltaici saranno estesi al centro di ricerca a Ozzano, alle aule e laboratori di Scienze ambientali a Ravenna, al tecnopolo di Cesena. Saranno utilizzate lampadine a basso consumo e saranno introdotti riduttori di flusso nei bagni. Tra le altre azioni previste dal piano ci sono l’introduzione di cibo sostenibile nelle macchinette, di distributori di acqua alla spina filtrata (liscia e gassata refrigerata) in alcuni spazi esterni dell’Ateneo. Infine, sulla mobilità è previsto il car sharing aziendale con veicoli elettrici.

Gli studenti: “Aule riscaldate male”
. L’Ateneo ha fatto un sondaggio tra il personale e gli studenti prima di mettere in campo nuove misure a sostegno dell’ambiente. Misure necessarie visto che dall’indagine emerge, per esempio, che nei dipartimenti le luci vengono accese solo per il tempo di utilizzo degli spazi nel 48% dei casi e che il riscaldamento o l’aria
condizionata rimangono in funzione inutilmente nel 21% dei casi. Mancano i riduttori di flusso nei bagni dell’amministrazione (è il 44% del personale a segnalarlo). Per il 39% degli studenti poi la temperatura delle aule e sale studio, in inverno e in estate, risulta inadeguata.


 http://goo.gl/WqgLki

Nessun commento:

Posta un commento